venerdì 7 febbraio 2014

Esempio di estrazione di alcaloidi: Nux Vomica

La noce vomica (Strychnos nux-vomica) è una pianta appartenente alla famiglia delle loganiacee. E' un grande albero cespuglioso originario dell'India, diffuso variamente in diverse parti dell'Asia, come Birmania, Cina, Thailandia, e in Australia.

La droga è costituita principalmente dai semi, dai quali si estraggono due importanti alcaloidi: la stricnina e la brucina, sostanze altamente tossiche utilizzate in medicina ed in omeopatia.


Essendo gli alcaloidi molecole basiche, la loro estrazione e favorita se avviene in ambienti alcalini, così da poterli separare agevolmente da altri componenti.
Così avviene nel caso della noce vomica.

Dopo la triturazione si procede con l'alcalinizzazione del composto ottenuto, e si effettua l'estrazione con l'uso di un solvente adeguato.

L’estratto che si ottiene contiene tutta la frazione alcaloidea. Viene quindi concentrato e sottoposto la giusto grado di acidificazione al fine di seperare più finemente i composti, ed in particolare, la stricnina dalla brucina.

Si procede così alla filtrazione ottenendo due fasi:
1) il filtrato contenente la brucina;
2) il residuo contenente la stricnina.
brucina


Il filtrato, con la brucina, viene sottoposto a separazione tramite solvente e successivamente alcalinizzato.
Si ottiene così la brucina grezza, la quale viene trasformata in solfato di brucina, con acido solforico, ed in seguito sottoposta a ricristallizzazione al fine di ottenere il massimo di purezza possibile.

Dopo una nuova alcalinizzazione si filtra  e si ottiene la brucina pura.

Il residuo, contenente la stricnina, viene acidificato, generalmente con acido nitrico, che ne permette la cristallizzazione separandosi da eventuali ulteriori residui di brucina. Così purificato, il composto viene rialcalinizzato e quindi filtrato.
Infine si procede a essicazione per ottenere la stricnina pura.
stricnina


Come si vede per l’estrazione degli alcaloidi si opera graduando con precisione sul pH.

Stricnina e brucina sono molecole altamente tossiche per l’uomo, ma possono essere utilizzate in medicina sotto stretto controllo medico. Ad esse vengono attribuite, sempre in dosi medico-controllate, proprietà eupeptiche e stimolanti.
Possono invece rivelarsi letali al di fuori delle dosi definite dal medico.

In particolare la stricnina è un eccitante del sistema nervoso, il cui meccanismo d’azione consiste nel blocco dei processi inibitori. L’avvelenamento da stricnina porta al blocco dei meccanismi frenanti e quindi a convulsioni incontrollate della muscolatura e alla morte per asfissia.

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