martedì 15 gennaio 2013

Briofite e Pteridofite


Briofite

Le briofite, ci cui si contano oggi circa 26.000 specie, sono caratterizzate da piccole strutture pluricellulari. Sono piante talliformi che possono esprimere anche aspetti cormoidi. Sono comunemente conosciute come muschi, epatiche e antoceri.
Sono prive di un tessuto vascolare e la diffusione dei liquidi avviene per capillarità a livello della pianta intera. Non disponendo di tessuti meccanici di sostegno, si espandono orizzontalmente. Crescono in luoghi umidi.

Dal punto di vista farmaceutico hanno scarsa rilevanza, mentre sono più ricercate per le applicazioni cosmetiche, in particolare per le fragranze.

muschi

briofite


Pteridofite

Ne sono conosciute circa 12.000 specie e sono comunemente note come felci, equiseti e licopodi.

briofite

equiseti

briofite



Sono considerate l'anello di congiunzione definitivo fra le piante acquatiche e le piante di terraferma. Infatti, a differenza delle briofite, hanno una struttura a cormo (radici, fusto, foglie) definitvamente espressa anche nelle funzionalità. Si tratte di piante crittogame, senza frutti, fiori e semi.
Le specie d'interesse farmacognositco sono poche, anche se il suo uso in medicina popolare assume una discreta importanza. E' importante sottolineare però che gli studi fitochimici sulle pteridofite sono in divenire.

Tra le specie più importanti vi è la felce maschio (Dryopteris filix-mas) della quale si utilizza il rizoma come antielmintico.
E' utilizzata anche in cosmetica come idratante e come profumo.

dryopteris fillix-max



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