Apparato gastrointestinale
La letteratura riporta un test in cui un infuso di 150 ml di camomilla, verbena, liquirizia, finocchio e melissa, viene somministrato a bimbi dai 2-8 anni affetti da colica infantile. La somministrazione è avvenuta in prossimità delle crisi per non più di 3 volte alla settimana.
Sì è osservata la risoluzione dei sintomi della colica nel 57% dei casi (placebo 26%).
Un preparato di camomilla + pectina di mela è stato testato in casi di diarrea acuta. Si è osservata una significativa riduzione della durata nel tempo della sintomatologia nel 85% dei casi contro il 58% del placebo.
E' stato testato l'effetto della camomilla a livello del cavo orale, in soggetti sottoposti a cure chemioterapiche. Tutti i soggetti in fase terapeutica hanno manifestato alleviamento degli stati infiammatori delle mucose, mentre i soggetti in fase profilattica hanno mostrato, alla fine del ciclo di cure, una manifestazione del disturbo più ridotta. Non si sono invece riscontrate differenze fra camomilla e placebo nelle profilassi con interruzione del test dopo due settimane.
Apparato cutaneo
Eczemi, dermatiti, eritemi
Un test con crema a base di camomilla è stato effettuato in caso eczema alle mani. Il trattamento è durato 3-4 settimane ed è stato comparato con 0,25% idrocortisone, 0,75% fluocortin (glucocorticoide) e 5% bufexmac (FANS). La crema alla camomilla si è mostrate efficace quanto lo 0,25% idrocortisone, e più efficace rispetto al 0,75% fluocortin e al 0,5% bufexmac.
Esistono diversi altri test in cui emergono risultati contrastanti, in relazione al tipo di disturbo ed alle percentuali di sostanze utilizzate. In taluni casi non si notano differenze significative tra camomilla e placebo, nonostante sia sempre presente un miglioramento dei sintomi.
Per quanto riguarda le differenze tra camomilla e farmaco, aldilà della comparazione dell'efficacia, è bene considerare l'assenza di effetti collaterali a livello topico nell'uso della camomilla (in assenza di sensibilità allergica ad altre asteracee).
Inalazione
Un test sull'olio essenziale di camomilla somministrato per inalazione ha evidenziato un significativo effetto su pensieri positivi/negativi effettuati dai soggetti. Il test è avvenuto in doppio cieco, e la quantità di immagini/frasi positive rispetto a quelle negativa (riportate in funzione del tempo e dell'intensità dei contenuti) è risultata chiaramente superiore nei soggetti trattati con olio di camomilla rispetto al placebo.
Sistema nervoso autonomo
L'infuso di camomilla è stato testato per valutare la variazione di alcuni parametri del sistema nervoso autonomo, quali il battito cardiaco, la temperatura superficiale della pelle, elettroencefalografia (EEG) e umore (tristezza e depressione, calcolate sempre attraverso EEG). Si è osservato calo del battito cardiaco, aumento della temperatura della pelle, diminuzione degli stati di tristezza e depressione a aumento dello stato di rilassatezza.
Studio emodinamico e cuore
In uno studio emodinamico su pazienti ospedalizzati (cuore cateterizzato) è stato osservato un importante aumento della pressione cardiaca misurata a livello dell'arteria brachiale (braccio): da 91 a 98 mmHg. La camomilla è stata assunta come infuso e la misurazione effettuata dopo 30 minuti. Non sono state osservate altre variazioni di rilievo.
In uno studio epidemioologico è emerso che l'assunzione di flavonoidi, in particolare quelli presenti in modo importante nella camomilla (apigenina, luteolina, quercetina) è associata ad una riduzione del rischio di patologie cardiache.
Fonte:
McKay DL, Blumberg JB. A review of the bioactivity and potential health benefits of chamomile tea (Matricaria recutita L.) Phytother Res. 2006;20:519–30
Nessun commento:
Posta un commento