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Con chemiosistematica, o chemiotassonomia, si definisce un
metodo di classificazione fondato su parametri chimico-biologici. La chiave
analitica di questo sistema è fondato sull’osservazione dei componenti chimici
della pianta, in relazione ai quali fornire dati importanti relativi alla
traccia filogenetica.
Tale metodo si correla naturalmente anche a metodi di
classificazione inerenti l’aspetto terapeutico, in virtù della natura de suoi
principi attivi.
Vengono presi in considerazioni tutti gli aspetti chimici:
Metaboliti secondari
Si può operare una classificazione in relazione ai principi
attivi principali della pianta, ad esempio suddividendo in 5 punti come i
seguenti:
- composti volatili, tipici ad esempio delle droghe
essenziere e presenti nella composizione di oli essenziali, come mono- e
sesquiterpeni, ma anche composti solforati come gli isotiocianati delle
crucifere;
- composti deterrenti come alcaloidi, cianogeni, iridoidi,
diterpenoidi, il cui scopo principale è la difesa dai predatori;
- pigmenti, tra cui antocianine, carotenoidi, flavonoidi,
betalaine;
- metaboliti di accumulo come zuccheri, acidi grassi,
polioli;
- metaboliti di difesa: le fitoalessine, molecole
antimicrobiche che la pianta produce quando recepisce l’attacco di un patogeno,
ad esempio un fungo.
Differenze metaboliche
Si distinguono in vie primarie, secondarie e degradative.
Ad esempio, per quanto concerne le vie metaboliche primarie,
si osservano le differenze nella biosintesi della clorofilla e nel funzionamento
della fotosintesi: piante a C3, piante a C4, piante a CAM.
Per la vie secondarie si considerano ad esempio le
differenze negli isozimi dello scichimato.
Infine per le vie degradative, ad esempio, le reazioni di
coniugazione.
Macromolecole
Si osservano proteine, acidi nucleici e polisaccaridi.
Proteine: sono prese in considerazione le variazioni nelle
sequenze aminoacidiche, il comportamento nell’elettroforesi e negli studi
sierologici.
Acidi nucleici: si osservano le differenze nella sequenza delle
basi attraverso tecniche di ibridizazione.
Polisaccaridi: si osservano le differenze dei monomeri
polisaccaridici
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