Nella Farmacopea Ufficiale Italiana (FUI) sono indicati i
metodi generali da utilizzare per la determinazione della qualità e
dell’identità di una droga. Ad esempio si usano per verificare se partita di
droga appartiene esattamente allo specifico cultivar desiderato, il quale
dovrebbe possedere un’auspicata ed apprezzata concentrazione di certe sostanze.
Oppure con i metodi descritti si può valutare lo stato qualitativo della droga,
sia come stato di salute e conservazione, sia in relazione al contenuto di
principi attivi.
I saggi di identificazione si distinguono in 3 categorie:
1- saggi autoptici: consistono in un esame visivo della
droga non ancora polverizzata; vengono valutati aspetti anatomici e morfologici
e sono basati sulla conoscenza botanica della pianta;
2- saggi microscopici: si applicano su sezioni della pianta o
su parti osservabili solo microscopicamente anche a livello cellulare; si
valutano aspetti anatomici e citologici; questo tipo di analisi si fonde con
l’analisi chimica;
3- saggi chimici e istochimici: con questi saggi si valutano
le componenti chimiche e biohimiche (ed esempio enzimi) dei tessuti vegetali;
si utlizzano titolazioni, saggi di colorazione e le diverse tecniche
cromatografiche;
I principali saggi:
- determinazione degli elementi estranei alla droga (saggio
autoptico), (approfondisci)
- determinazione dell’indice stomachico (saggio
miroscopico), (approfondisci)
- determinazione dell'indice di rigonfiamento, (approfondisci)
- determinazione dell'indice di rigonfiamento, (approfondisci)
- analisi delle ceneri, totali ed insolubili in acido
cloridrico, (approfondisci)
- saggi sulla concentrazione nella droga, composizione e
proprietà delle essenze: come la presenza di acqua l’odore e il sapore, la
solubilità in alcol, e la concentrazione di 1,8-cineolo, (approfondisci)
- potere amaricante della droga, (approfondisci)
- saggi sull’attività emolitica della droga, tipica, ad
esempio, delle saponine. (approfondisci)
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