E’ un saggio valutativo, che si basa su percezioni
sensoriali da parte di assaggiatori specializzati, e che offre un’idea
abbastanza precisa sulla qualità della droga in relazione alla concentrazione
di determinati principi attivi. Il sapore amaro è tipico di quelle droghe utilizzate,
ad esempio, a scopi digestivi ed eupeptici, la sua fine valutazione si rende
quindi preziosa sia in campo erboristico che in quello liquoristico.
Si prende come molecola di riferimento il cloridrato di
chinina. La chinina è un alcaloide estratto dalla corteccia di Chincona
ledgeriana x succirubra, con proprietà antimalariche, antifebbrili e
amaricanti.
1 unità = potere amaricante del cloridrato ci chinina / 2000
L’assaggiatore ha il compito di stabilire la concentrazione
minima di una certa sostanza, alla quale percepisce il sapore amaro. Il risultato
è comparato con il cloridrato di chinina.
Si sceglie l’assaggiatore tramite un test:
- si prepara una soluzione di 0,058 mg di cloridrato di
chinina in 10 ml di acqua;
- l’assaggiatore non deve percepire alcuna sensazione di
amaro.
Se l’assaggiatore è idoneo può procedere al test di
valutazione della droga:
- si prendono 30 ml di soluzione della sostanza esaminata,
partendo dalla concentrazione più bassa tra quelle da testare, alla temperatura
di 20 °C;
- si procede all’assaggio spandendo la soluzione per tutto
il cavo orale. Se non viene evidenziato sapore amaro, si espelle la soluzione e
si attende un ulteriore minuto per verificare se si percepisce in seguito il
sapore amaro;
- il cavo orale viene lavato con acqua fresca e si lascia riposare 10
minuti;
- si procede con la concentrazione successiva.
La concentrazione minima alla quale si percepisce il sapore
amaricante è la concentrazione limite.
Le concentrazioni vengono preparate in base alla seguente
tabella:
dove Sa rappresenta la soluzione opportunamente preparata
contenente la sostanza in esame.
L’assaggiatore deve testare, con le setesse modalità, anche
la sostanza di riferimento cloridrato di chinina, la quale viene preparata in
base alla seguente tabella:
Dove Sc rappresenta il cloridrato di chinina in esame
Formula
Potere amaricante = (c x 2000) / (a x d)
espresso in unità per grammo di sostanza
dove:
a = Sa, ovvero i millilitri di Sa relativi alla
concentrazione limite rilevata della sostanza in esame,
c = quantità di chinina cloridrato presenti nella soluzione della concentrazione limite rilevata (test di riferimento), in milligrammi,
d = quantità di sostanza in esame presente in 1 ml di Sa
relativa alla concentrazione limite, in milligrammi. Questo valore cambia
ovviamente da sostanza a sostanza ed è estrapolabile dalle monografie relative.
Nessun commento:
Posta un commento