I saggi sugli oli essenziali estratti dalle droghe, sono di
due tipi:
a) determinazione di alcune proprietà e caratteristiche,
quali:
- quantità di essenza nella droga,
- odore e sapore,
- residuo dell’evaporazione,
- solubilità in alcol.
b) determinazione di determinate sostanze contenute, vengono
ricercati:
- acqua,
- esteri estranei,
- oli grassi ed essenze resinificate,
- 1,8-cineolo (eucaliptolo).
I risultati ottenuti vengono comparati con le indicazioni delle diverse monografie.
1) Determinazione del contenuto in essenze della droga
Si procede, con particolari accorgimenti e modalità, alla
distillazione in corrente di vapore della droga assieme ad una quantità nota di
xilene, l’essenza viene convogliata in un tubo e precipita in un contenitore
grazie alla presenza di xilene, molto affine ad essa, che ne favorisce la
mobilità nell’apparecchiatura. Si ottiene il volume dell’essenza contenuta nel
campione di droga operando una differenza con il volume conosciuto di xilene.
Infine si procede coi calcoli per la percentuale.
2) Odore e sapore
Si prendono 3 gocce di essenza e si miscelano con 5 ml di
alcol al 90%. Si aggiungono 10 g di saccarosio polverizzato e si agita.
Si valutano il sapore e l’odore del composto ottenuto e li
si comparano con quelli della droga originaria, dalla quale è stata estratta
l’essenza.
3) Determinazione del residuo dell’evaporazione
Con determinati accorgimenti si favorisce l’evaporazione
dell’acqua ponendo la droga a bagnomaria, all’interno di una capsula di
evaporazione. Dopo essiccazione del residuo si pesa e si calcola la percentuale
in peso del residuo.
Con questa misurazione si verifica se il peso del residuo
corrisponde a quello che avrebbe la droga presa in esame. Differenze indicano
presenza di materiale estraneo.
4) Determinazione della solubilità in alcol
Serve a determinare se la presenza di mono- e sesquiterpeni,
ben solubili in alcol, corrisponde alla concentrazione teorica.
- Si prende 1ml di essenza e la si pone in un cilindro
graduato. Si aggiunge alcol ad un determinato titolo fino alla completa
solubilizzazione dell’essenza.
- Si procede aggiungendo alcol a frazioni d 0,5 ml fino a
quando la soluzione di presenta completamente limpida. Si registra il volume n
di alcol utilizzato.
- Si procede nello stesso modo fino ad eventuale
intorbidimento della soluzione. In questo caso si registra il volume n1 di
alcol utilizzato.
- Nell’eventualità descritta sopra, si procede nello stesso
modo fino a nuova limpidezza. Si registra il volume n2 di alcol utilizzato.
Definizioni relative:
- Si dice che: un’essenza è solubile in n volumi o più di
alcol, quando l’essenza resta limpida come
l’essenza non diluita, con qualsiasi aggiunta di alcol fino a un massimo di 20
ml.
- Si dice che: un’essenza è solubile in n volumi di alcol
diventando torbida per diluizione, se, dopo limpidezza con n volumi di alcol,
diventa torbida con n1 volumi di alcol, e resta torbida con successive aggiunte
fino a un massimo di 20 ml.
- Si dice che: un’essenza è solubile in n volumi di
alcol, diventando torbida in n1 volumi di alcol, se ritorna limpida a n2
volumi di alcol fino a un massimo di 20 ml.
- Si dice che: un’essenza è solubile con opalescenza,
quando la soluzione alcolica assume la stessa colorazione bluastra della stessa
essenza trattata con nitrato di argento, acido nitrico e cloruro di sodio.
5) Presenza di acqua
Si miscelano 10 gocce di essenza con 1 ml di solfuro di
carbonio. Si ottiene una soluzione che deve mantenersi limpida.
6) Presenza di esteri estranei
Una presenza eccessiva di esteri estranei denuncia un errata
modalità di distillazione, ad esempio con temperature troppo elevate. In queste
condizioni la struttura dei terpeni di modifica. Può anche significare
contaminazione con altre droghe.
Si procede riscaldando a bagnomaria i ml di essenza assieme
a 3 ml di idrossido di potassio in soluzione alcolica al 10%, per 1 min. Si
lascia riposare per 30 min durante i quali non si devono formare cristalli.
7) Presenza di oli grassi ed essenze resinificate
Le essenza resinificate presentano molecole terpeniche ad
alto peso molecolare che tolgono fluidità all’essenza. Possono essere frutto di
errata procedura di distillazione in relazione alle temperature.
Gli oli grassi non devono far parte delle essenze.
Si pone una goccia di essenza su una carta da filtro. Dopo
24 ore la goccia di essenza è completamente evaporata e non dovrebbe aver
lasciato residui di nessun tipo, come macchie o aspetto traslucido della
superficie della carta.
8) Determinazione dell 1-8-cineolo (euclaiptolo)
L’eucaliptolo è un monoterpene presente in diverse essenze e
la sua determinazione aiuta a valutare la qualità e l’identità di una droga.
E’ un metodo titolativo che si basa su procedure di
cristallizzazione e decristallizzazione misurando le temperature di lavoro. In
base ad una tabella si rileva la percentuale in eucaliptolo.
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