La classificazione in voga attualmente contempla la seguente suddivisione:
ALGHE
BRIOFITE
PTERIDOFITE
GIMNOSPERME
ANGIOSPERME
Questa classificazione riflette l'evoluzione nel tempo delle specie appartenenti al regno vegetale, ed il conseguente graduale adattamento ai mutamenti ambientali, in particolare il passaggio dall'ambiente acquatico alla terraferma. Si potrebbe anche dire da una struttura "a tallo", ovvero una struttura uniforme senza distinzioni tra apparati, ad una struttura "a cormo", ovvero con radici fusto e foglie.
Alghe
Se ne contano circa 30.000 specie. Sono organismi unicellulari o pluricellulari a tallo. Vivono in ambiente acquatico.
Briofite
Si identificano soprattutto nei cosiddetti muschi e nelle epatiche e se ne contano circa 26.000 specie. Anch'essi sono organismi a tallo ma solo pluricellulari, inoltre si comincia a denotare qualche elemento di organizzazione a cormo.
Pteridofite
Generalmente conosciute col nome generico di felci, equiseti e licopodi. Se ne contano circa 12.000 specie. Sono già piante a cormo, ma senza fiori, frutti e semi. Fanno infatti parte delle crittogame, ovvero piante sprovviste di organi di riproduzione visibili.
Gimnosperme
Sono rappresentate da diverse specie di alberi come le conifere. Se ne contano circa 800 specie, sono piante a cormo, dotate di semi, ma sprovviste di fiori e di frutti.
Angiosperme
Sono piante a cormo dotate di fiori, frutti e semi. Ne sono note circa 250.000 specie e sono le piante attualmente più diffuse del pianeta.
Che strategie hanno dovuto adottare le piante nella loro conquista della terraferma?
Innanzitutto l'aria a differenza dell'acqua ha una densità nettamente più bassa e quindi non è in grado di offrire quel sostegno garantito invece dall'acqua. L'alga non ha bisogno di particolari strutture poichè è sostenuta dall'acqua stessa. La pianta terrestre ha quindi dovuto adottare una serie di modifiche morfologiche che le hanno conferito la struttura cosiddetta "a cormo". Ha sviluppato quei tessuti meccanici capaci di garantire una stazione eretta, indispensabile per ergersi verso la luce.
L'alga è completamente avvolta dall'acqua, dalla quale trae gli elementi utili al suo nutrimento. Nell'ambiente terrestre invece le sostanze nutritive non sono distribuite in modo così omogeneo, per questo la pianta a dovuto sviluppare l'apparato radicale che svolge una doppia funzione: assicura l'ancoraggio al suolo della pianta e assorbe acqua e nutrienti dal terreno. Ma ciò non poteva bastare, infatti la pianta terrestre ha dovuto anche ideare un sistema di tessuti conduttori in grado di distribuire i nutrienti per tutto l'organismo.
La distribuzione di acqua a tutti gli apparati grazie al sistema di vasi, risolve anche il rischio di essiccamento, rischio che l'alga ovviamente non corre.
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