giovedì 7 febbraio 2013

Biotecnologie e colture


Le biotecnologie si possono definire come "insieme di discipline volte a valorizzare le capacità metaboliche e biologiche di organismi vegetali".
Le loro applicazioni riguardano diversi settori quali la farmaceutica, l'erboristica, la cosmetica, l'agricoltura, l'ingegneria impiantistica e la diagnostica.
Le discipline a cui si fa riferimento sono quelle inerenti le scienze biologiche, microbiologiche, farmaceutiche, chimiche, biochimiche.

Le biotecnologie hanno come scopo il costante miglioramento genetico delle specie vegetali utilizzate in campo farmaceutico e fitoterapico, risolvendo problematiche pressoché irrisolvibili con le colture tradizionali.

Colture spontanee

Le piante medicinali raccolte allo stato spontaneo esibiscono una concentrazione di principi attivi molto variabile. Da un punto di vista strettamente erboristico rappresentano un  prodotto di elezione, ma nell'ottica di una produzione di tipo industriale si richiede una costanza quali-quantitativa per poter offrire un prodotto standardizzato e dosabile con precisione.
Le piante spontanee sono inoltre soggette a tutta una serie di variazioni comportamentali e genetiche derivanti da diversi fattori ambientali, e soprattutto dalla variabilità genetica che può esprimersi liberamente. Ciò porta a variazioni del fenotipo e del fitocomplesso non controllabili.

Piante officinali coltivate

Per sostenere economicamente una coltura aziendale è necessario garantire una certa costanza nella resa quali-quantitativa. Per migliorare nel tempo questo aspetto si persegue il miglioramento genetico della pianta. Ma tale intervento, cone le tradizionali metodologie basate sulla selezione, pretende dai 5 ai 15 cicli riproduttivi. Si tratta di tempi troppo lunghi, inadatti alle fluttuazioni continue del mercato.

Coltura in vitro

In relazione a ai tempi di selezione, la coltura in vitro consente di affrancarsi dai tempi biologici, accelerando enormemente i tempi di selezione che passano dall'ordine degli anni all'ordine delle settimane. Si ottiene in tempi rapidi una produzione di grande valore sia qualitativo che quantitativo di principi attivi.
In questo modo si raggiunge una stabilizzazione della produzione di principi attivi, permettendo la conseguente stabilizzazione dei prezzi, non più soggetti alle oscillazioni dei rifornimenti.
E' possibile anche modulare la biosintesi cellulare operando sia sulle vie metaboliche cellulari, sia sull'induzione all'attività di geni non espressi, oltre che sulla variabilità genetica.

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